domenica 10 marzo 2024

Cambia le tue parole per cambiare la tua vita

 .Selezionando attentamente e consapevolmente le parole che usi avrai una migliore qualità di vita.

Da una parola diversa, nascono pensieri diversi che portano ad azioni diverse.

Invece di "difficile"  è meglio dire "IMPEGNATIVO"

Difficile è  una parola che ferma, blocca, impedisce di andare avanti.

 “Impegnativo”  è una parola che presuppone che attraverso l’impegno si raggiunge il risultato.

 Fare cose impegnative trasforma la tua vita.

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Invece di dire “Problema” è meglio dire è una questione da risolvere o un affare da sistemare.

La parola Problema suscita   qualcosa di brutto. 

Le frasi: una questione da risolvere o un affare da sistemare  sono rassicuranti e

 anticipano  che esiste una soluzione. 

La “questione” è una cosa che si può “risolvere”. 

Un “affare” può essere “sistemato”.

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Invece di dire Sogno è meglio dire Obiettivo

Un obiettivo è un progetto con una scadenza (una data) che permette di raggiungere un risultato specifico. 

Un sogno non ha tempo, può vivere per sempre, ma inseguirlo per tutta la vita non

martedì 13 febbraio 2024

Regole per avere una miglior conversazione

 1- Sii presente, non fare più cose contemporaneamente.

Non pensare ad altre cose (I pensieri ti verranno in mente lasciarli uscire dalla tua mente).

D’estate vado a pescare nel Maine. Personalmente vado pazzo per le fragole con la panna; ma non so per quale strana ragione, i pesci preferiscono i vermi. 

Così quando vado a pescare, non cerco di adattare i loro gusti ai miei, ma mi rassegno ai loro gusti

Quindi non metto sull’amo fragole con panna, ma lombrichi o cavallette, e li butto ai pesci sperando che gradiscano.

Perché non usare lo stesso elementare buon senso anche quando trattiamo con la gente?

2-  Ascoltare è  la più importante abilità che potresti sviluppare.

  "Se la tua bocca è aperta, non stai imparando". (Buddha)

Ci vuole impegno ed energia per prestare davvero attenzione a qualcuno,

 ma se non puoi farlo, non stai partecipando a una conversazione. 

“La maggior parte delle persone non ascolta con l'intenzione di capire;

 ascolta con l'intenzione di rispondere.” ( Stephen Covey)

Nessun uomo è mai stato licenziato perché ascoltava troppo.( Calvin Coolidge)

Per una persona, il suo nome è il suono più dolce e più importante che esista.

3 - Evita darti grande importanza ostentando sicurezza e superiorità.

Metti da parte la tua opinione personale, così chi parla diventerà sempre meno vulnerabile e 

sempre più propenso ad aprire i segreti più intimi della sua mente.

"Tutti quelli che incontrerai sanno qualcosa che tu non sai."


4-Fare domande aperte (chi, cosa, quando, dove, perché o come)

Com'è stato?

Come ti sei sentito? 

Perché allora potrebbero doversi fermare un attimo e pensarci,

 e otterresti una risposta molto più interessante


5-NO Confrontare la tua esperienza con quella degli altri.

Tutte le esperienze sono individuali. 

Non è necessario sfruttare quel momento per dimostrare quanto sei straordinario o

Domande che ti cambiano la vita

Valuta un uomo [una donna] dalle domande che pone piuttosto che dalle risposte  che dà. (PIERRE-MARC-GASTON DE LÉVIS)

La qualità della tua vita dipende dalla qualità delle tue domande.

Steve Jobs era noto per mettere in discussione tutti i dogmi del mercato e della tecnologia ponendo e ponendosi tante domande volte a decostruire idee e concetti e a scoprire che cosa si potesse fare di meglio e di nuovo, e questo che lo ha reso uno dei più grandi innovatori in ambito tecnologico a cavallo dei due millenni

Una persona straordinaria è una persona comune che fa domande straordinarie.

Le sei qualità di una buona domanda:

1. Incoraggiano risposte di alta qualità.

2. Iniziano con perché, come, quali, per cosa...?

3. Sono orientati alla soluzione e non al problema.

4. Si concentrano sul presente e non sul passato.

5. Ti fanno pensare e attivano risorse interne.

6. Elevano il pensiero a un nuovo livello..

Non cercare la risposta perfetta, cerca invece le "domande perfette".

Chiediti ogni giorno:

È questo quello che voglio?...

 Se la risposta è no, allora chiediti: Cosa voglio?

Ricorda che il tuo futuro sarà il risultato delle convinzioni che scegli oggi.

Domande da farsi :

•Cosa sembra impossibile che, se accadesse, cambierebbe la mia vita?

• Cosa è importante per me?

• Cosa faresti se non avessi paura di fallire?

• Cosa voglio veramente e cosa intendo fare al riguardo?

• Cosa faresti se il risultato fosse garantito?

• Cosa darebbe significato alla mia vita?

• Cosa mi manca per sentirmi realizzato?

•Cosa farei felicemente per il resto della mia vita?

• Cosa voglio iniziare, finire o continuare nella mia vita?

• Quali caratteristiche dovrebbe avere la mia vita ideale?


Domande sulla Vita e obiettivi

1. Quali pensieri ti aiuteranno a iniziare la giornata con un atteggiamento positivo?

mercoledì 24 gennaio 2024

Io so pensare aspettare e digiunare

  Italiano / Español /English

  Siddharta si recò dal mercante Kamaswami in cerca di lavoro. 

Fra preziosi tappeti, i servi lo condussero in una camera, dove rimase in attesa. 

Entrò Kamaswami, un uomo dai capelli grigi, occhi accorti e guardinghi. 

L’ospite e il padron di casa si salutarono cortesemente.

“Mi è stato detto che sei un Brahmino molto istruito, ma che cerchi un impiego presso un mercante. Sei caduto in miseria, Brahmino, per cercare impiego?”

No, disse Siddharta non sono caduto in miseria e non sono mai stato in miseria.

 Sappi che vengo dai Samana, presso i quali sono vissuto per molto tempo.

Se vieni dai Samana come fai a non essere in miseria? 

Non vivono i Samana in assoluta povertà?

Povero lo sono, non possiedo niente, se è questo che intendi. 

Ma lo sono volontariamente, quindi non sono in miseria,disse Siddharta.

E di che vuoi vivere se non possiedi nulla?

Non ci ho mai pensato, signore. Per più di tre anni sono vissuto nella più assoluta povertà,e non ho mai pensato di che potessi vivere.

Allora sei vissuto dei beni di altri.

Probabilmente è così. Anche il mercante vive dei beni di altri.

Ben detto, ma egli non prende le cose agli altri per nulla: egli dà in cambio la propria merce.

Così pare che stiano le cose. Ognuno prende, ognuno dà. Così è la vita.

E tu, se non possiedi nulla, cosa vuoi dare?

Ognuno dà di quello che ha. Il guerriero la forza, il mercante la merce, il saggio la saggezza, il contadino il riso, il pescatore i pesci.

Benissimo. E che cos’è che tu hai da dare?

Io so pensare. So aspettare. So digiunare.

E questo è tutto?

Credo sia tutto.

il digiuno? a che cosa è utile?

È utilissimo, se un uomo non ha niente da mangiare, digiunare è la cosa migliore che possa fare.

Se, per esempio, Siddharta non avesse imparato a digiunare oggi dovrebbe assumere qualsiasi impiego da te o da chiunque altro, perché la fame lo costringerebbe.

 Siddharta invece può aspettare tranquillo, non conosce impazienza, può a lungo

mercoledì 20 dicembre 2023

Il segreto della felicità è la gratitudine

  Italiano / Español /English

Per essere felice devi essere grato degli eventi positivi che ti accadono come doni della vita.

Ogni mattina scrivere sul tuo diario 3/5 cose di cui sei grato, e RINGRAZIA IN ANTICIPO PER TUTTE LE COSE MERAVIGLIOSE CHE TI ACCADRANNO QUEL GIORNO.

  Sii grato per tutto quello che hai, l'Universo ama le persone grate.

  Più siete grati, più l'Universo vi darà cose per cui ringraziare.  

La gratitudine può aiutarti a rimanere positivo e ad attrarre più cose positive per la tua vita.

Apprezzamenti

Oggi, su un autobus, ho incontrato una bellissima ragazza bionda. L'ho invidiata... sembrava così allegra...e desideravo essere altrettanto attraente.

 Quando all'improvviso si è alzata per scendere dall'autobus, ho visto che zoppicava; aveva una gamba sola e camminava con una stampella, ma, quando mi é passata vicino... che sorriso!

Oh, Signore, perdonami quando mi lamento, perché ho due gambe sane. Il mondo é mio!

Sono entrato in un negozio per comprare dei dolci. Il commesso era molto simpatico.

Mi sono messo a chiacchierare e sembrava fargli piacere.

Se fossi arrivato tardi non sarebbe stato grave. E mentre uscivo mi disse:

 "Grazie, lei é stato così gentile. È bello parlare con gente come lei. Vede, mi disse, sono cieco".

 Oh Dio, perdonami quando mi lamento, perché ho due occhi che vedono. Il mondo é mio!

Poi, mentre camminavo per strada, ho visto un bambino con gli occhi blu. 

Se ne stava fermo a guardare gli altri giocare, non sapeva cosa fare.

Mi sono fermato un'attimo e gli ho chiesto: "Perché non vai a giocare con gli altri, caro?".

martedì 19 dicembre 2023

I 3 veleni della mente

 I 3 veleni della mente sono:

- La rabbia

- L'Attaccamento (alle cose, persone ,parole, ricordi, ecc) 

- L'ignoranza (illusione).

La rabbia

Quando una  persona si lascia travolgere facilmente  della rabbia, il suo sangue circola più lentamente e altera le sua attività celebrali questo fa offuscare la sua mente e la rende meno capace di pensare, pertanto potrà creare problemi nelle relazioni interpersonali.

La rabbia è una emozione che tende a farci dire o fare cose di cui possiamo pentirci.

In certe situazioni è impossibile non provare emozioni, ma non dobbiamo lasciarci travolgere della rabbia e lasciare che sia la rabbia a dettare le nostre azioni.

La rabbia non risolve nulla, ma può distruggere tutto.

Il distacco emotivo consiste in NON ESSERE LE TUE EMOZIONI MA DI AVERE LE TUE EMOZIONI SOTTO CONTROLLO.

L'Attaccamento ( alle cose,persone,piacere,parole,ricordi,ecc)

Spesso cerchiamo la nostra felicità nel possesso di cose materiali e l'approvazione degli altri.

Il forte desiderio per il piacere, per le cose belle o la ricchezza materiale porta al senso di dipendenza; se soddisfatto esso ha la caratteristica di non accontentarsi e ricercare ancora altro, e quando non viene soddisfatto porta a sofferenza, ansietà, depressione.

 Questo tipo di felicità (attaccamento) di natura effimera è fonte di frustrazione e infelicità, perché è soggetta al cambiamento e all'incertezza della vita. 

Quando riusciamo a distaccarci da cose, persone ,parole, ricordi, riprendiamo il totale controllo della nostra vita.

 Il vero tesoro risiede nella nostra capacità di amare, di coltivare la gratitudine, di abbracciare la saggezza e la gioia. Quando ci concentriamo su questi aspetti interiori, troviamo una stabilità che non può essere sconvolta da eventi esterni.

Per far avanzare l’asino , si fa dondolare una carotina  davanti al muso.

 L’asino non decide dove andare, segue la carota perché quello è tutto ciò che vuole, lì sta tutto il suo mondo. 

Chi tiene la carota decide il percorso dell’asino, della sua vita.

 La vita dell’asino dipende da una carota...Basterebbe che smettesse di seguire quella

domenica 26 novembre 2023

IL VERO VALORE DI UNA PERSONA

 Italiano / Español /English

Un giovane va da un Saggio in cerca di aiuto e gli dice:

 “Sono venuto qui, maestro, perché mi sento così inutile che non ho voglia di fare nulla. 

Mi dicono che sono un inetto, che non faccio bene niente, che sono maldestro e un po’ tonto. 

Come posso migliorare? Che cosa posso fare perché mi apprezzino di più?”.

Il maestro gli rispose senza guardarlo: “Mi dispiace, ragazzo. Non ti posso aiutare perché prima ho un problema da risolvere. Dopo, magari…”. 

E dopo una pausa aggiunse: “Ma se tu mi aiutassi, magari potrei risolvere il mio problema più in fretta e dopo aiutare te”.

“Con piacere, maestro” disse il giovane esitante, sentendosi di nuovo sminuito visto che la soluzione del suo problema era stata rimandata per l’ennesima volta.

“Bene” continuò il maestro.

Si tolse un anello che portava al mignolo della mano sinistra e, porgendolo al ragazzo, aggiunse: “Prendi il cavallo che c’è là fuori e va’ al mercato. Ho bisogno di vendere questo anello perché devo pagare un debito.

Vorrei ricavarne una bella sommetta, per cui non accettare meno di una moneta d’oro. Va’ e ritorna con la moneta d’oro il più presto possibile.

Il giovane prese l’anello e partì. Appena fu giunto al mercato iniziò a offrire l’anello ai mercanti, che lo guardavano con un certo interesse finché il giovane diceva il prezzo.

Quando il giovane menzionava la moneta d’oro, alcuni si mettevano a ridere, altri giravano la faccia dall’altra parte e soltanto un vecchio gentile si prese la briga di spiegargli che una moneta d’oro era troppo preziosa in cambio di un anello. 

Pur di aiutarlo, qualcuno gli offrì una moneta d’argento e un recipiente di rame, ma il

sabato 25 novembre 2023

Comunicazione assertiva

 Comunicare assertivamente è saper esprimersi diplomaticamente [non importa solo quello che si esprime a parole ma anche il modo in cui lo si dice] per far valere il proprio punto di vista rispettando le idee degli altri.

Quando si espongono le proprie idee non bisogna farle pesare agli altri né farli sentire in colpa, ma solo far comprendere quali sono le proprie preferenze.

Nessuno è perfetto, tutti faranno o diranno qualcosa di sbagliato (e non solo una volta)


Pensare prima di parlare

Sentirsi addolorati o attaccati può portare a ferire l'altro. 

Mantieni la calma e ricorda che i modi scelti per comunicare possono invalidare il messaggio, e creare un vero conflitto;

Prima di attaccare, meglio domandare.

Quante volte si tende ad attaccare il proprio partner quando ci si sente dire delle cose che non ci piacciono? 

Esempio

“Sei molto disordinato” oppure “Non mi piace come ti comporti in quella circostanza”.

Se il partner dice che siamo molti disordinati, si potrebbe domandargli come migliorare tale aspetto o perché ha quella opinione. 

Così facendo, daremo il via a un dialogo che condurrà a una soluzione che possa

giovedì 1 giugno 2023

Un bicchiere d'acqua

  Italiano / Español /English

 Il professore della Facoltà di Psicologia, fa il suo ingresso in aula. 

Il suo corso è uno dei più frequentati. Prima che inizi la lezione c'è un gran

vociare tra gli studenti che, riuniti a piccoli gruppi, parlano tra loro.

Il professore tiene in mano un bicchiere d'acqua. Nessuno nota questo dettaglio, finché il professore, sempre con il bicchiere d'acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell'aula. 

Il professore cammina, incrocia gli sguardi dei ragazzi, ma rimane in silenzio.

Gli studenti si scambiano sguardi divertiti, ma non sono sorpresi. 

Qualcuno pensa che il gesto serva a introdurre una lezione sull'ottimismo e sul classico esempio del bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto.

Il professore, invece, si ferma, e domanda ai suoi studenti:

"Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d'acqua?"

Gli studenti sembrano un po' spiazzati dalla domanda, ma in molti rispondono, ipotizzando un peso compreso tra i 200 e i 300 grammi.

"Il peso fisico del bicchiere d'acqua è irrilevante" risponde il docente "Ciò che conta davvero, è per quanto tempo lo tenete sollevato!"

Felice di aver catturato l'attenzione dei suoi studenti, il professore continua:

"Sollevatelo per un minuto, e non avrete problemi. 

 Sollevatelo per un'ora, e vi ritroverete un braccio dolorante...  sollevatelo per un'intera   giornata, e vi ritroverete un braccio paralizzato!"

Gli studenti continuano ad ascoltare attentamente il loro professore di Psicologia:

"In ognuno di questi tre casi“ continuò il professore “il peso fisico del bicchiere non è

L'albero dai frutti d'oro

 C'era una volta un imbroglione, che fu catturato e condannato a morte.

Chiese clemenza perché gli venisse salvata la vita e, per convincere i giudici, offrì un segreto sbalorditivo: il metodo per piantare alberi capaci di produrre frutti d'oro. La notizia giunse al Sovrano, il quale pensò che valesse la pena fare un tentativo.

L'imbroglione spiegò che era pronto a dimostrare la sua straordinaria capacità: gli sarebbero serviti soltanto un pizzico di polvere d'oro e una pala.

Il sovrano accettò:

"Ma, se non è vero, finirai nelle mani del boia!" disse.

Il mattino seguente, il re e tutta la sua corte, si ritrovarono nel giardino reale, per dare avio alle operazioni.

L'uomo si inchinò profondamente, davanti a tutti i nobili, e disse:

"Sua Maestà, signori tutti, vedrete voi stessi quanto è semplice.

 Io scaverò una piccola buca nella terra: vi metterò un pizzico d'oro e, per tre giorni,

verserò un secchio d'acqua. Il terzo giorno, l'albero spunterà e porterà tre

frutti d'oro che, a loro volta, potranno essere seminati e diventare altri

alberi, ognuno carico di frutti d'oro!"

"Allora!" si spazientì il re "smettila di chiacchierare, e semina l'oro! 

Se fra tre giorni da ora non vedrò i frutti d'oro, finirai sul patibolo!".

"Oh, sommo signore" piagnucolò il furbo imbroglione "non posso farlo io direttamente!

mercoledì 31 maggio 2023

Il lago ghiacciato

 Italiano / Español 

 In un pomeriggio grigio e freddo, due bambini pattinavano, felici e senza 

preoccupazione, sulla superficie ghiacciata del lago. All’improvviso il ghiaccio si ruppe e uno dei due cadde nell’acqua gelata. L’altro, senza perdersi d’animo, prese una pietra ed iniziò a colpire il ghiaccio. 

Lo colpì con impegno e concentrazione, con tutta le sue forze, finchè non riuscì a romperne un altro pezzo e salvare, così, il suo amico.

Quando arrivarono i soccorritori e videro cosa era accaduto, si domandarono alquanto stupiti: “Come è riuscito a farlo? Il ghiaccio è molto spesso, è impossibile che abbia potuto romperlo con solo questo sasso e le sue mani tanto piccole”.

 In quell’istante apparve un uomo anziano e, con un gran sorriso, disse:

 “Io lo so come ha fatto”. 

“Come???” gli chiesero ipompieri increduli.

 “Semplice” rispose “Non aveva nessuno intorno che lo distraesse, dicendogli che non ci sarebbe mai riuscito“

-----Español ----

Dos niños patinaban en un lago congelado. 

Era una tarde nublada y fría, los niños jugaban sin preocupación.

De repente, el hielo se quebró y uno de los niños se cayó, quedando preso en la grieta

Il cugino di Buddha

  Italiano / Español 

Buddha aveva un cugino perverso che si chiamava Devadatta, il quale era sempre geloso e determinato a screditarlo.

Un giorno, mentre Buddha camminava tranquillamente, 

Devadatta gli scagliò contro una pietra molto pesante, con l’intenzione di porre fine alla

sua vita.

 Tuttavia, la roccia cadde accanto a Buddha e non gli fece nulla.

Buddha vide quello che era successo ma, impassibile, continuò a sorridere.

Alcuni giorni dopo, incontrò di nuovo Devadatta e lo salutò calorosamente.

Molto sorpreso suo cugino gli chiese:

“Non sei arrabbiato?“

“Ovviamente no“ rispose Buddha.

Senza nascondere il suo stupore, Devadatta gli chiese perché.

E Buddha disse:

“Perché tu non sei più quello che ha lanciato la pietra, e io non sono più quello che stava lì quando questa gli è caduta accanto“. 

Per quelli che sanno vedere, tutto è transitorio. 

Per chi sa amare, tutto è perdonabile. 

Non è sano e non è saggio, restare legati all’odio e al rancore, perché questi sentimenti

Il prezzo dell'egoismo

 Un topo stava guardando attraverso un buco nella parete, spiando quello che

il contadino e sua moglie stavano facendo. 

Avevano appena ricevuto un pacco e lo stavano scartando tutti contenti.

"Sicuramente conterrà del cibo" pensò il topo, tutto eccitato, ma quando il

pacco fu aperto, il piccolo roditore rimase senza fiato. 

Quella che il contadino teneva in mano non era roba da mangiare, ma una trappola per

topi! Spaventato, il topo cominciò a correre per la fattoria gridando:

 "State attenti! 

C'è; una trappola per topi in casa! C'è; una trappola per topi in casa!".

La gallina, che stava scavando per terra alla ricerca di semi e vermetti, alzò la testa e disse: 

"Mi scusi, signor Topo, capisco che questo possa costituire per lei un grande problema, ma una trappola per topi non mi riguarda assolutamente. Sinceramente non mi sento coinvolta nella sua paura". 

E,detto questo, si rimise al lavoro per procurarsi il pranzo.

Il topo continuò a correre, gridando a perdifiato: "State tutti attenti! 

C'è; una trappola per topi in casa! C'è; una trappola per topi in casa!". 

Casualmente incontrò il maiale che gli disse con aria accattivante:

 "Sono veramente dispiaciuto per lei, signor Topo, veramente dispiaciuto, mi creda. ma non c'è assolutamente nulla che io possa fare. 

Non solo non posso aiutarla, ma il suo pericolo non mi minaccia.

 La cosa non mi riguarda".

Ma il topo, capita l'antifona, aveva già ripreso a correre verso la stalla, dove

una placida mucca ruminava, sonnecchiando, il suo fieno.

"Una trappola per topi? gli disse divertita “e lei crede che costituisca per me

un grave pericolo?". 

Fece una risata e riprese a mangiare tranquillamente.

 Il topo, triste e sconsolato, ritornò alla sua tana, preparandosi a dover affrontare la trappola, tutto da solo.

Proprio quella notte, in tutta la casa, si sentì un fortissimo rumore. 

Era proprio il suono della trappola che, scattando nel suo fulmineo meccanismo,