mercoledì 31 maggio 2023

Carota uovo o caffé?

  Italiano / Español /English

Una ragazza si lamentava con suo padre, circa la sua vita e di come le cose le risultassero tanto difficili. 

Non sapeva come fare, per proseguire e credeva di darsi per vinta. 

Era stanca di lottare.

 Sembrava che, quando risolveva un problema, ne apparisse un altro.

Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro. Lì riempì tre

pentole con l'acqua e le pose sul fuoco. 

Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò delle carote, in un'altra collocò delle uova e nell'ultima collocò dieci grani di caffè;

 Lasciò bollire l'acqua senza dire parola.

La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il

padre.

 Dopo venti minuti egli spense i tre fornelli. 

Tirò fuori le carote e le collocò in una scodella. 

Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.

Finalmente colò il caffè e lo mise in un terzo recipiente.

Guardando sua figlia, le chiese:

“Cara figlia mia, carote, uova o caffè?“

La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote.

 Ella lo fece e notò che erano soffici.

Le chiese quindi di prendere un uovo e di romperlo: mentre lo tirava fuori

dal guscio, osservò l'uovo sodo.

Poi le chiese di provare il caffè, ed ella sorrise mentre godeva del suo ricco

aroma.

Umilmente la figlia domandò: “Cosa significa questo, papà?“

Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, l'acqua bollente, ma avevano reagito ad essa in maniera differente.

La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba; ma dopo esservi passata

attraverso, per mezzo della bollitura, era diventata debole, facile da disfare.

L'uovo era arrivato all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno

molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.

Invece, i grani di caffè erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo, avevano cambiato l'acqua.

''Quale sei tu, figlia?'', le chiese.

 ''Quando l'avversità suona alla tua porta, come rispondi?

 Sei una carota che sembra forte, ma quando l'avversità e il dolore la toccano, diventa debole e perde la sua forza? 

Sei un uovo, che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, una pietra durante il tragitto diventa duro e rigido?

 Esternamente ti vedi uguale, ma sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?

 O sei come un grano di caffè?''

''Il caffè cambia l'acqua'' continuò l'uomo ''che è poi l'elemento che gli causa dolore.

 Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione, il caffè raggiunge il suo miglior sapore.

 Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che illumina la tua strada, davanti all'avversità. 

Per questo motivo non mancare mai di diffondere, con la tua forza e positività, il dolce aroma del caffè!''.

                     .........

L'asino nel pozzo 

Un giorno, l’asino di un contadino, cadde in un pozzo. 

Non si era fatto male, ma ovviamente non poteva più uscirne. 

L’asino continuò a ragliare sonoramente per ore, innervosito e spaventato dalla situazione, mentre il proprietario pensava al da farsi. 

Alla fine, il contadino prese una decisione crudele: giunse alla conclusione che l’asino era ormai molto vecchio e che non serviva più a nulla, che il pozzo era ormai secco e che in qualche modo bisognava chiuderlo.

 Non valeva pertanto la pena, di sforzarsi per tirare fuori l’animale.

 Chiamò i suoi vicini, perché lo aiutassero a riempire il pozzo di terra, seppellendo vivo il povero asino e chiudendo l'imboccatura per sempre.

 Ognuno di loro prese un badile e cominciò a buttare palate di terra dentro il pozzo. L’asino non tardò a rendersi conto di quello che stavano facendo con lui e, disperatamente, pianse.

 Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino improvvisamente rimase quieto: Aveva di colpo smesso di piangere e di agitarsi, al punto che qualcuno pensò che fosse morto. 

Il contadino alla fine guardò nel pozzo e rimase sorpreso da quello che vide. 

Ad ogni palata di terra che gli cadeva addosso, l’asino se ne liberava, scrollandosela dalla groppa, facendola cadere e salendoci sopra.

 In questo modo, in poco tempo, la furba bestiola riuscì ad arrivare fino, all’imboccatura del pozzo, oltrepassare il bordo e uscirne trotterellando felice.

------------Español--------

¿Eres una zanahoria, un huevo o un café?

Había una vez una hija de un viejo hortelano que se quejaba constantemente sobre su vida y sobre lo difícil que le resultaba salir adelante. 

Estaba cansada de luchar y no tenía ganas de nada; cuando un problema se solucionaba otro nuevo aparecía y eso le hacía resignarse y darse por vencida facilmente. 

El hortelano le pidió a su hija que se acercara a la cocina de su cabaña y que tomara asiento. 

Después, llenó tres recipientes con agua y los colocó sobre fuego. 

Cuando el agua comenzó a hervír colocó en un recipiente una zanahoria, en otro un huevo y en el último vertió unos granos de café.

Los dejó hervir sin decir palabra mientras su hija esperaba impacientemente sin comprender qué era lo que su padre hacía.

 A los veinte minutos el padre apagó el fuego. 

Sacó las zanahorias y las colocó en un tazón. 

Sacó los huevos y los colocó en otro plato. Finalmente, coló el café.

Miró a su hija y le dijo: ¿Qué ves?. 

Zanahorias, huevos y café, fue su respuesta.

 La hizo acercarse y le pidió que tocara las zanahorias.

 Ella lo hizo y notó que estaban blandas. 

Luego le pidió que tomara un huevo y lo rompiera. 

Le quitó la cáscara y observó el huevo duro.

 Luego le pidió que probara el café. 

Ella sonrió mientras disfrutaba de su dulce aroma.

 Humildemente la hija preguntó: ¿Qué significa esto, papá?

Él le explicó que los tres elementos habían enfrentado la misma adversidad: agua hirviendo. 

Pero habían reaccionado en forma muy diferente. 

La zanahoria llegó al agua fuerte, dura; pero después de pasar por el agua hirviendo se había vuelto débil, fácil de deshacer. 

El huevo había llegado al agua frágil, su cáscara fina protegía su interior líquido; pero después de estar en agua hirviendo, su interior se había endurecido.

 El café sin embargo era único; después de estar en agua hirviendo, había cambiado el agua.

«¿Cual eres tú?», le preguntó a su hija. 

Cuando la adversidad llama a tu puerta:

 ¿Cómo respondes? 

¿Eres una zanahoria que parece fuerte pero que cuando la adversidad y el dolor te tocan, te vuelves débil y pierdes tu fortaleza? 

¿Eres un huevo, que comienza con un corazón maleable? ¿Poseías un espíritu fluido, pero después de una muerte, una separación, o un despido, te has vuelto dura y rígida? Por fuera eres igual pero, ¿cómo te has transformado por dentro?

¿O eres como el café? El café cambia el agua, el elemento que le causa dolor. 

Cuando el agua llega al punto de ebullición el café alcanza su mejor sabor. 

Si eres como el grano de café, cuando las cosas se ponen peor tú reaccionas mejor y haces que las cosas a tu alrededor mejoren.

Cuando aceptas las dificultades  y no intentas luchar y oponerte a ellas (más te opones, más sufrimiento interior tendrás)  y buscas el aprendizaje detrás de cada obstáculo te será más fácil superar los problemas. 

Confiar en ti mismo no es tarea fácil pero se aprende con práctica y con experiencia de vida.

******** English *********

ARE YOU A CARROT, AN EGG, OR A COFFEE BEAN?

A young woman went to her father and told her about her life and how things were so hard for her.  

She did not know how she was going to make it and wanted to give up.  

She was tired of fighting and struggling.  It seemed as one problem was solved a new one arose.

Her father took her to the kitchen.  He filled three pots with water.  

In the first, he placed carrots, in the second he placed eggs, and the last he placed ground coffee beans.

He let them sit and boil without saying a word.  

In about twenty minute she turned off the burners.  

He fished the carrots out and placed them in a bowl.  

He pulled the eggs out and placed them in a bowl. 

 Then he ladled the coffee into a bowl.  

Turning to his daughter, he asked, “Tell me what you see?”

“Carrots, eggs, and coffee,” she replied.

He brought her closer and asked her to feel the carrots. 

 She did and noted that they were soft.  

He then asked her to take an egg and break it. 

 After pulling off the shell, she observed the hard-boiled egg.  

Finally, he asked her to sip the coffee. 

 The daughter smiled, as she tasted its rich aroma.

The daughter then asked, “What’s the point, father?”


Her father explained that each of these objects had faced the same adversity… boiling water – but each reacted differently.  

The carrot went in strong, hard, and unrelenting.  However, after being subjected to the boiling water, it softened and became weak.  

The egg had been fragile.  Its thin outer shell had protected its liquid interior.  

But, after being through the boiling water, its inside became hardened.  

The coffee beans were special: They changed the water. It used the hardship to elevate itself and accomplish greatness.

“Which are you?” he asked the daughter. 

carrot egg coffee


“When it rains it pours. Maybe the art of life is to convert tough times to great experiences: we can choose to hate the rain or dance in it.” ― Joan Marques

                      **************
Il vero valore 
Luca, con la faccia triste e abbattuta, incontrò la sua amica Laura fuori da scuola, e si fermò a fare due chiacchiere con lei. 

Triste, depresso, ebbe la forza di parlarle della sua timidezza delle sue preoccupazioni sulla scuola, sugli amici, sulla famiglia e via dicendo. Tutto sembrava andar male nella
sua vita.

Laura introdusse la mano nella borsa, prese un biglietto da 100 euro e gli
disse: “Vuoi questo biglietto?“

Luca, un po' confuso, all'inizio le rispose: “Certo Laura... sono 100 euro, chi
non li vorrebbe?“

Allora Laura prese il biglietto in una mano, lo strinse forte fino a farlo diventare una piccola pallina. 
Mostrando la pallina accartocciata a Luca, gli chiese un'altra volta: “E adesso, lo vuoi ancora?“

“Laura, non so cosa intendi con questo, però continuano ad essere 100 euro.
Certo che lo prenderò anche così, se me lo dai“.

Laura spiegò il biglietto, lo gettò al suolo e lo stropicciò ulteriormente con il
piede, riprendendolo quindi sporco e segnato. “Continui a volerlo?“

“Ascolta Laura, continuo a non capire dove vuoi arrivare, rimane comunque
un biglietto da 100 euro, e finchè non lo rompi, conserva il suo valore....“

“Luca, devi sapere che anche se a volte qualcosa non esce come vuoi, anche
se la vita ti piega o accartoccia, continui a essere tanto importante come lo
sei stato sempre... 

Quello che devi chiederti è quanto vali in realtà, e non quanto puoi essere demoralizzato in un particolare momento“.

Luca si bloccò guardando Laura senza dire una parola, mentre l'impatto del messaggio entrava profondamente nella sua testa.

Laura mise il biglietto spiegazzato nella sua mano, e con un sorriso complice disse: “Prendilo, ritiralo perchè ti possa ricordare di questo momento quando ti sentirai male... però mi devi un biglietto nuovo da 100 euro per poterlo usare con il prossimo amico che ne avrà bisogno“.

Gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò verso la porta. Luca tornò a guardare il biglietto, sorrise, lo guardò e con una nuova energia e si allontanò contento e non più triste come prima.

Quante volte dubitiamo del nostro valore, di cosa meritiamo veramente e che possiamo conseguirlo se ce lo promettiamo?

Nessun commento:

Posta un commento