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Ridere molto e spesso;
Conquistare il rispetto delle persone intelligenti
E l'affetto dei bambini;
Meritare l'apprezzamento dei critici onesti
E sopportare il tradimento dei falsi amici;
Apprezzare la bellezza;
Trovare il buono negli altri;
Lasciare il mondo un po' migliore attraverso un bambino sano,
un pezzo di giardino, o una condizione sociale riscattata;
Sapere che anche una sola esistenza è stata lieta per il fatto che tu sei esistito.
Ecco tutto questo è avere successo.
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What Is Success
To laugh often and much;
To win the respect of intelligent people and the affection of children;
To earn the approbation of honest critics and endure the betrayal of false friends;
To appreciate beauty;
To find the best in others;
To give of one's self;
To leave the world a bit better, whether by a healthy child, a garden patch, or a
redeemed social condition;To have played and laughed with enthusiasm and
sung with exultation;
To know even one life has breathed easier because you have lived -
This is to have succeeded.
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EL ÉXITO
Reír mucho y a menudo;
Ganarse el respeto de las personas inteligentes y el aprecio de los niños;
Merecer el elogio de los críticos sinceros y mostrarse tolerante
con las traiciones de los falsos amigos;
Saber apreciar la belleza y hallar lo mejor en el prójimo;
Dejar un mundo algo mejor, bien sea por medio de un hijo
sano, un rincón de jardín o de una condición social redimida;
Saber que al menos una vida ha alentado más libremente gracias a la nuestra:
Eso es haber triunfado.
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RÉUSSIR SA VIE
Rire souvent et sans restriction ;
S’attirer le respect des gens intelligents et l’affection des enfants ;
Tirer profit des critiques de bonne foi et supporter les trahisons des amis
supposés;
Apprécier la beauté;
Voir chez les autres ce qu’ils ont de meilleur ;
Laisser derrière soi quelque chose de bon, un enfant en bonne santé, un coin de
jardin ou une société en progrès ;
Savoir qu’un être au moins respire mieux parce que vous êtes passé en ce
monde ;
Voilà ce que j’appelle réussir sa vie.
RALPH WALDO EMERSON
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Il bersaglio celato
C'era una volta un Maestro zen che era un vero campione nell'arte del tiro
con l'arco. Una mattina invitò il suo discepolo preferito a osservare una
dimostrazione della sua abilità.
Il discepolo lo aveva visto centinaia di volte, ma comunque obbedì al suo
Maestro. Si recarono nel bosco accanto al monastero e raggiunsero un
albero di quercia. Lì, il Maestro prese un fiore che aveva infilato nella sua
cintura e lo mise su uno dei rami. Poi aprì la borsa che aveva portato con sé
e tirò fuori tre oggetti: il suo splendido arco in legno pregiato,
una freccia e un fazzoletto bianco ricamato.
Successivamente si spostò allontanandosi di cento passi dal punto in cui
aveva riposto il fiore. A quel punto chiese al suo discepolo di bendargli
accuratamente gli occhi con il fazzoletto ricamato. Il discepolo lo fece.
"Quante volte mi hai visto praticare lo sport nobile e antico del tiro con
l'arco?" chiese il Maestro.
"Ogni giorno" - rispose il discepolo.
"E sono sempre riuscito a colpire il centro del bersaglio da cento passi?"
"Certo Maestro!"
Con gli occhi coperti dal fazzoletto, il Maestro piantò saldamente i piedi per
terra, tirò indietro la corda e scoccò la freccia.
Questa sibilò nell'aria, proiettandosi veloce verso l'obiettivo, ma non colpì il
fiore e nemmeno l'albero: mancò il bersaglio con un margine a dir poco
imbarazzante.
"L'ho colpito?" - chiese il Maestro, rimuovendo subito dopo il fazzoletto
dagli occhi.
"No, l'avete mancato completamente - rispose il discepolo con un po' di
disagio, poi aggiunse:
"Pensavo che mi voleste dimostrare il potere del pensiero, della sua capacità
di eseguire magie".
"E' così. Ti ho appena insegnato la lezione più importante circa il potere del
pensiero e delle visualizzazioni" rispose il Maestro. "Quando vuoi conquistare un obiettivo, concentrati solo su di esso, perché nessuno potrà mai colpire un bersaglio che non vede!".
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Decidi di decidere
Due ragazzi, Bashir e Kamal, nati nella periferia sud di Beirut, si
conoscevano da quando ancora non avevano imparato a parlare. Sin da
bambini, erano amici inseparabili, e le loro vite scorrevano parallele come i
binari di una stazione. Il loro percorso scolastico era stato lo stesso, sempre
vicini, fianco a fianco. Sino a quando le rispettive famiglie dovettero
trasferirsi in America, per allontanarsi dalla guerra. Uno dei due amici finì
sulla costa occidentale, non lontano da Los Angeles, mentre l’altro proprio
vicino a New York.
Non ebbero più modo di vedersi e di sentirsi. I contatti si persero
completamente per 20 anni. Sino a quando il ragazzo di New York, ormai
quarantenne, non decise di portare la propria famiglia in vacanza in
California.
Camminando vicino ad una spiaggia, la moglie si fermò a vedere delle
collanine fatte di conchiglie, che erano in vendita su una bancarella.
Quando il marito la raggiunse, un sorriso gli si stampò sulla faccia ed
esclamò: ''Kamal, sei proprio tu?''
''Bashir, fratello mio, che bello incontrarti'' rispose il venditore.
Kamal era proprio il signore della bancarella. I due si abbracciarono a lungo
e si tastarono le spalle e le braccia, come per essere sicuri che l’amico stesse
bene davvero.
I due passarono insieme tutto il pomeriggio, a ricordare i giorni passati
insieme a giocare e a studiare.
Verso sera Bashir chiese a Kamal di raccontargli quella parte della sua vita
che aveva vissuto lontano da lui. E così Kamal si mise a raccontare:
''Sai, quando sono arrivato in America mi sono iscritto all’università, però
avevo enormi difficoltà con la lingua, che non conoscevo in maniera così
approfondita da poter affrontare gli esami con successo. Dopo un anno
decisi che quella strada non era quella giusta per me, così mi misi a lavorare
come fattorino per una piccola casa di consegne, qui a Los Angeles. Dopo
qualche periodo, mi chiesero se avessi voluto provare a fare il commerciale
per loro, piuttosto che il semplice fattorino, ma pensai che non fosse la
strada giusta per me, così decisi di cambiare lavoro. Con i pochi soldi che
ero riuscito a mettere da parte, cominciai a comprare magliette stampate con
slogan per turisti, e a venderle sulla spiaggia. Guadagnavo bene, però stare
tutto il giorno sotto al sole, non era proprio quello che avevo pensato per me
e per il mio futuro, così mollai tutto e decisi di fare il pescatore. Non era
male, sai, stare al contatto con il mare, con la natura, ma di questi tempi o
fai un mutuo e ti compri una barca tutta tua, oppure conviene mettersi a fare
altro, così ho aperto questa bancarella di collane sulla spiaggia. Ma tu,
invece, cosa hai fatto della tua vita?''
''Sai'' rispose Bashir ''quando sono arrivato in America, mi sono iscritto
anche io all’Università e, visto che avevo moltissimi problemi con l’inglese,
ho cercato dei corsi serali per stranieri. In questo modo, studiando anche di
notte, sono riuscito a laurearmi un anno prima del tempo previsto. Per
questo motivo ho ricevuto molte offerte di lavoro, presso alcune aziende
che volevano che lavorassi per loro. Ho scelto la società che poteva offrirmi
un lavoro solo per mezza giornata, perché avevo deciso di prendere una
seconda laurea. Non ti nascondo che sono stati periodi durissimi, durante i
quali non avevo molto tempo per me stesso e più volte ero sul punto di
desistere. Tuttavia ho perseverato, pensando che, molti prima di me,
avevano fatto gli stessi sacrifici ed erano arrivati al loro obiettivo. Così sono
riuscito a prendere una seconda laurea e la società, per la quale lavoravo
part-time, mi chiese di assumermi a tempo pieno. Colsi subito l’opportunità,
e nel frattempo presi anche una terza laurea, con appena altri sei esami,
rispetto a quelli che avevo già dato. In questo momento sono diventato
socio dell’azienda per la quale lavoro e mi occupo dello sviluppo
commerciale per tutto il nord america. Sono sposato e ho tre magnifici
bambini che adoro.
Mentre Bashir parlava Kamal non riusciva a credere alle sue orecchie e il
suo viso si incupiva sempre di più.
Dopo tante ore passate insieme i due si scambiarono i propri numeri di
telefono, soltanto che Kamal ne diede, per vergogna, uno sbagliato.
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